Nuovo colpo di scena sul set del "reality dell'horror amministrativo", tanto che adesso ci sembra di esserci trasferiti su quello di "Scherzi a parte". Il PRAP di Catanzaro con disposizione dell''8 u.s. ha infatti ordinato la revoca dell'ordine di servizio n. 74 del 3 luglio 2014 della Direzione della Casa Circondariale di Vibo Valentia e la Convocazione delle OO.SS. per colmare un presunto "vuoto normativo" dell'Accordo contrattuale decentrato.
Dunque avvicendamenti nei posti di servizio di nuovo sospesi (anche se non automaticamente, essendo comunque necessario un ulteriore provvedimento della Direzione della CC di Vibo V.) e, come avevamo fin troppo facilmente previsto, la questione è ancora lontanissima dal concludersi, a tutto danno degli operatori del Corpo di polizia penitenziaria interessati.
Dal canto nostro, giudichiamo palesemente illegittima la disposizione provveditoriale, anche perché costituisce un'ingerenza rispetto all'autonomia negoziale (e non solo) della sede dirigenziale periferica e, per di più, si spinge - secondo noi pure in difetto relativo di competenza - ultra petita rispetto alle stesse richieste formulate da chi aveva adito la CAR.
Di conseguenza valuteremo concretamente la possibilità di intraprendere eventuali iniziative, prime fra tutte quella di ricorrere al Giudice del Lavoro.
Nel frattempo continueremo a seguire - come sempre - l'eventuale evolversi degli eventi.
In ogni caso possiamo dire sin d'ora che ci asterremo da qualsiasi azione che possa in qualsiasi misura contribuire ad aumentare il già gravissimo ritardo accumulatosi nell'effettuare le rotazioni nei posti di servizio, sempreché siano salvaguardati - nonostante tutto - "livelli minimi" di legittimità.
Di certo non faremo come chi, dopo aver furtivamente lanciato sasso, ritrae repentinamente la mano!