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Durante le festività natalizie, un momento che dovrebbe essere dedicato alla serenità e alla condivisione,  gli agenti della Polizia Penitenziaria -in servizio presso la Casa Circondariale “Ugo Caridi” di Catanzaro-  si sono resi protagonisti di un intervento eroico che ha salvato la vita di un detenuto sul punto di suicidarsi.

L’allarme è scattato grazie all’attenta vigilanza e alla tempestività del personale in servizio. Un detenuto, sopraffatto dalla disperazione, aveva tentato di togliersi la vita nella sua camera detentiva. Gli agenti, intervenendo con rapidità e sangue freddo, sono riusciti a scongiurare una tragedia, dimostrando non solo una straordinaria prontezza operativa, ma anche un profondo senso di umanità e rispetto per la vita umana.

Questo episodio mette in luce l’aspetto, molte volte, trascurato del lavoro della Polizia Penitenziaria. Troppo spesso il loro impegno è invisibile agli occhi della società, confinato dietro le mura degli istituti di detenzione. Eppure, questi uomini e donne svolgono un ruolo cruciale non solo per la sicurezza, ma anche nel mantenimento della dignità e dei diritti umani all’interno del sistema carcerario.

Il Natale, simbolo di rinascita e speranza, rende questo gesto ancora più significativo. Il personale coinvolto – 4 appartenenti al ruolo agenti assistenti ed un Ispettore - non si sono limitati a compiere il loro dovere, ma hanno incarnato i valori di solidarietà e rispetto che dovrebbero guidare ogni società civile.

La tragedia è stata evitata per un soffio grazie al coraggio ed alla professionalità della Polizia Penitenziaria che è entrata nella camera detentiva mentre il detenuto tentava di togliersi la vita tagliandosi la gola con una lametta. Un’azione disperata e improvvisa che avrebbe potuto concludersi nel peggiore dei modi. Il detenuto aveva già iniziato il gesto estremo con una ferita evidente al collo, senza esitazione sono entrati all’interno della camera e lo hanno bloccato per evitare che potesse continuare nella propria azione. In attesa dell’intervento del personale Asp in servizio nell’Istituto e del 118 poi - prontamente avvisato- prestavano le prime cure tamponando la ferita. Minuti importanti, carichi di tensione e decisivi per la sopravvivenza del detenuto. Grazie all’intervento degli agenti la ferita non si è rivelata fatale ed il detenuto ora si trova fuori pericolo.

Un’azione così meritoria non può e non deve passare inosservata. È doveroso che gli agenti protagonisti di questo salvataggio ricevano un riconoscimento ufficiale. Sarebbe un segnale importante per sottolineare il valore del loro lavoro e per ricordare che il loro operato va ben oltre il semplice mantenimento dell’ordine.

 

In un periodo storico in cui il lavoro delle forze dell’ordine è spesso sotto scrutinio, episodi come questo ci ricordano che dietro le divise ci sono persone straordinarie, capaci di compiere gesti di autentico eroismo. Grazie a loro, una vita è stata salvata, e con essa, forse, è stata offerta una seconda possibilità.

Porge distinti saluti in attesa di cortese-doveroso riscontro.