L’aggressione subita dal Sovrintendente della Polizia Penitenziaria da parte di un detenuto del circuito di Alta Sicurezza rappresenta un episodio grave che solleva preoccupazioni riguardo la sicurezza e le condizioni di lavoro degli operatori penitenziari. Il fatto si è verificato dopo che il Sovrintendente aveva ritirato un carica batteria da cellulare, materialeproibito all’interno del carcere. Il detenuto, che sembrerebbe aver atteso il giorno successivo per mettere in atto l’aggressione, ha aggredito il Sovrintendente al suo arrivo in sezione. La reazione violenta del detenuto ha provocato al Sovrintendente ferite che hanno richiesto l’intervento ospedaliero e una prognosi di 15 giorni.
Il detenuto, appena arrivato nel carcere pochi giorni prima, aveva già creato problemi di ordine e sicurezza, segno di un comportamento aggressivo e difficile da gestire. La condotta violenta di questi soggetti, unita a episodi simili, conferma la crescente difficoltà e pericolosità del lavoro per il personale di polizia penitenziaria, che quotidianamente si trova a fronteggiare situazioni ad alto rischio senza adeguate tutele.
In questo contesto, è fondamentale esprimere piena solidarietà al Sovrintendente aggredito e manifestare l’auspicio che, in conformità alle circolari dipartimentali, il detenuto venga trasferito prontamente in un’altra struttura, al fine di garantire la sicurezza e l’incolumità del personale. Tale episodio sottolinea ancora una volta come il lavoro del poliziotto penitenziario stia diventando sempre più complesso, con un aumento dei rischi professionali che necessitano di risposte tempestive in termini di tutela e sicurezza, sia per gli operatori che per l’intera struttura carceraria.
Salvatore Paradiso - Segretario Generale UILPA PP Calabria