Oramai da diverso tempo si registrano diverse, fragorose e quasi sempre giustificate, rimostranze da parte degli appartenenti al ruolo dei Sovrintendenti per la gestione non ortodossa del loro impiego in servizio.
Questa OS ritiene sia matura la convocazione degli appartenenti a tale ruolo per fare chiarezza in merito al loro diverso e articolato utilizzo, sia all’interno dell’Istituto che all’esterno.
In questi ultimi giorni si sono registrati episodi di impiego – reimpiego- in servizio che in punta di diritto lasciano molti dubbi, come il caso di due vice sovrintendenti che al ritorno da un servizio presso il settore NTP sono stati poi inviati d’urgenza per accompagnare un detenuto in Ospedale, di cui uno addirittura come scorta.
Tale inenarrabile demansionamento, sembra non sia solo il frutto della mancanza di comunicazione da parte di chi ha il dovere di predisporre in maniera adeguata e con i tempi dovuti la scorta deputata alla traduzione ma sembra che dal momento della comunicazione dell’evento critico, al loro rientro, diverse scorte non siano state nemmeno rese edotte della problematica.
Sempre in questi ultimi giorni un altro sovrintendente dopo essere smontato da un servizio presso il settore NTP veniva avvisato telefonicamente e telegraficamente, dopo soli 5 minuti , da un coordinatore occasionale di dover espletare- il giorno successivo- un turno diverso da quello pianificato, senza aggiungere altro, senza preoccuparsi del diritto dello stesso ad organizzarsi la propria vita privata atteso che da circa 20 giorni il servizio programmato redatto dal Comandante e sottoscritto dall’Autorità Dirigente prevedeva altra turnazione.
Si citano solo alcuni casi ma oramai se ne sono registrati tantissimi e tutti degni di attenzione e che in parte sono il sintomo di quella che oramai non è solo una anomala gestione del personale.
Voglia con cortese urgenza provvedere- oltre alla convocazione di cui sopra- a sensibilizzare coloro i quali si dovrebbero occupare della gestione delle risorse umane, di far ciò utilizzando gli strumenti dell’attenzione, dell’ adeguata comunicazione, del rispetto dei diritti altrui – che non possono sempre essere sacrificati sull’altare delle esigenze di servizio che valgono solo se vengono oberati gli altri - perché diventa inevitabile diversamente alimentare incomprensioni e non chiudere mai quel circolo vizioso che sembra imperversare in questo Istituto.
In particolar modo si dovrà fare un bel po' di luce su quanto previsto dall’articolo 15 del Decreto Legislativo 443 del 92 e soprattutto chiarezza in merito allo strano impiego orizzontale e verticale degli stessi che li vede spesso sostituire, un giorno, gli appartenenti al ruolo degli Ispettori ed il giorno dopo gli appartenenti al ruolo degli agenti-assistenti:
Art. 15 (Funzioni del personale appartenente al ruolo dei sovrintendenti) 1. Agli appartenenti al ruolo dei sovritendenti sono attribuite lequalifiche di agente di pubblica sicurezza e di ufficiale di poliziagiudiziaria. 2. Al predetto personale sono attribuite funzioni rientranti nellostesso ambito di quelle previste dall'articolo 4, ma implicanti unmaggiore livello di responsabilita', nonche' funzioni dicoordinamento di unita' operative a cui detto personale impartiscedisposizioni delle quali controlla l'esecuzione e di cui risponde. 3. Il personale ((del ruolo dei sovrintendenti)) svolge mansioniesecutive ((anche qualificate e complesse)), richiedenti una adeguatapreparazione professionale e con il margine di iniziativa e didiscrezionalita' inerente alle qualifiche di agente di pubblicasicurezza e di ufficiale di polizia giudiziaria; al suddettopersonale puo' essere, altresI', affidato il comando di piu' agentiin servizio operativo o di piccole unita' operative; collabora con ipropri superiori gerarchici e puo' sostituirli in caso di temporaneaassenza o impedimento, o per esigenze di servizio.
Nell’attesa e confidando in un suo intervento volto a ripristinare quel minimo di etica e di regole in un momento di caos, porge distinti saluti.