Dopo aver rappresentato – invano- svariate volte i problemi afferenti la mensa agenti, a tutt’oggi, non è stato riscontrato alcun intervento migliorativo quanto piuttosto ulteriori complicazioni.
Infatti pare che alcuni cuochi siano assenti poiché in stato di malattia e dalla Ditta non è stato fornito alcun supporto al personale rimanente, facendo registrare per l’ennesima volta l’impiego erroneo di inservienti in luogo dei cuochi.
Al di là di ciò che prevede in questi casi il capitolato di appalto – che probabilmente è stato per l’ennesima volta derogato – pervengono segnalazioni sulla scarsa qualità dei pasti se non addirittura anche la mancanza di generi alimentari sostitutivi.
Risulta che in alcuni turni - per difficoltà intrinseche alla sicurezza o di quel che ne resta e che non sembra preoccupi chi avrebbe il compito precipuo di farne la propria ragion d’essere - non vi erano panini e bottigliette di acqua da distribuire al personale attesa l’impossibilità di poter fare consumare il pasto nella mensa.
Tale situazione non può che lasciare esterrefatti per la circostanza che da diverso tempo era stata denunciata la problematica della scarsa quantità e qualità di alimenti durante la cena in luogo degli alimenti – comunque non luculliani- del pranzo.
Viste le grosse problematiche di cui questo Istituto è investito e su cui nulla viene fatto dagli Uffici sovraordinati, appare ingiustificabile che anche un luogo che ha delle regole ben precise – capitolato – diventi ostico e impraticabile anche per una sorta di disinteresse e dunque di complicità che si è registrata nel tempo e per tali motivi non resta che invitare il personale di Polizia Penitenziaria ad astenersi dalla consumazione dei pasti.
Almeno fino a quando non si registri una reale inversione di rotta. Di tale situazione questa O.S. si riserva di darne comunicazione anche alla stampa.
Non può non ritornare sulla problematica della scarsa sicurezza – rectius carenza - che si traduce in turni massacranti per tutto il personale, indistintamente, in servizio nell’Istituto Penitenziario e maggiormente onerosi per coloro i quali espletano i turni pomeridiani e serali.
Anche qui sarebbe il caso di trovare alcune soluzioni che alleggeriscano l’oggettiva pesantezza di tale fascia oraria, essendo peraltro profondamente iniquo il fatto di oberare di eccessivi carichi di lavoro quei pochi eroi presenti in tale fascia oraria.
Già la circostanza di non essersene preoccupati più di tanto lascia perplessi e dunque reiterare tale atteggiamento potrebbe essere fortemente compromettente.
Infine non può non sollevare un’altra problematica che ha delle conseguenze sulla qualità del lavoro: la mancanza di personale medico che si registra da diversi mesi.
Tale grave situazione, che si proietta prioritariamente sul restante personale che sta operando incessantemente e con enormi sacrifici, si riverbera anche su tutti gli altri operatori penitenziari.
Voglia con estrema urgenza sensibilizzare i vertici dell’Asp affinché vengano reintegrati con rapidità quei medici che a diverso titolo sono attualmente assenti.
Auspica un suo autorevole intervento su tutte le tematiche poste che se risolte non potranno che migliorare sensibilmente le pesanti condizioni lavorative.
Porge distinti saluti.