Questa Organizzazione Sindacale è venuta a conoscenza di un avviso - emanato in linea con quanto previsto da una circolare GDAP che si è adeguata alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute – che prevede il pasto da asporto in luogo della mensa – obbligatoria - di servizio per chi non è fornito di Green pass.
Nelle more di una deroga per le mense delle Forze dell’Ordine, che si auspica avvenga nel breve periodo attesi gli interventi che da più parti si registrano nelle sedi sovraordinate – ritiene che la previsione del ritiro del pasto senza indicazioni – all’esterno sic! - di dove debba essere consumato possa essere molto imprudente se non addirittura più rischioso rispetto alle tutele che il provvedimento si pone.
Difatti l’omissione di tale indicazione, che si rammenta debba rispondere ai requisiti di buone condizioni microclimatiche e dunque tutela dal freddo e dal caldo, garanzia dei soggetti all’interno del luogo per qualsiasi inconveniente possa accadere, igiene, comodità, assenza di polvere, etc., possa difatti esporre a seri rischi il datore di lavoro.
Peraltro, non conoscendo i motivi per i quali alcuni lavoratori non abbiano il green pass, tale provvedimento apparirebbe anche discriminatorio.
Per tale motivo ed in attesa di provvedimenti governativi che rispondano a logiche meno incomprensibili o individuazione di luoghi alternativi da parte della S.V., voglia valutare l’elargizione del buono pasto in luogo del mesto e frugale pasto sostitutivo.
In attesa di vostro cortese-urgente riscontro si porgono distinti saluti.