Oggetto: problematiche Nucleo Traduzioni e Piantonamenti.
Pervengono numerose lamentele in merito alla poco equilibrata rotazione e impiego nei servizi presso il settore NTP, in particolare viene segnalato che siano sempre le stesse unità ad essere impiegate nei servizi all’interno dell’Istituto e peraltro siano sempre le stesse ad essere impiegate nei turni festivi……anche consecutivi.
Se fosse vero e sarebbe persino facile effettuare una verifica – basterebbe controllare il servizio degli ultimi 20gg- si tratterebbe di una forma di parzialità grave e scorretta.
Non si può sicuramente accettare tale tipo di gestione del personale che lascia intravedere un servizio a tinte fosche e dove vengono create delle nicchie di privilegio.
Se è stato concordato l’impiego del settore NTP per espletare turni di servizio anche all’interno dell’Istituto e altresì abbastanza lapalissiano che tale impiego debba avvenire in maniera equa, applicando i criteri della rotazione e senza privilegi per taluni a discapito di altri.
Ma ciò che non si riesce veramente a comprendere è la circostanza che alcuni componenti di una scorta che hanno iniziato il servizio alle ore 6 del 23 giugno e lo abbiano terminato dopo le ore 23:00 siano, poi, stati impiegati con turno di 7/16 in data odierna all’interno dell’Istituto.
Sfugge all’umana comprensione tale dubbia modalità d’impiego che ha l’effetto sicuro di sottoporre a burnout gli operatori, con i consequenziali effetti sul piano emotivo, fisico e mentale.
Tutto ciò peraltro in violazione di numerose circolari Dipartimentali che sconsigliano – rectius- vietano tali modalità d’impiego.
Così come sfugge l’applicazione del riposo settimanale per chi espleta servizio presso il settore di cui si discute: non è possibile che la settimana lavorativa duri 13/15 gg. A tale riguardo il Decreto Legislativo 66/2003, che viene preso a prestito per la pausa di 30 minuti dopo 6 ore di lavoro finalizzata a garantire la tutela della salute del lavoratore, specificandone l’irrinunciabilità, prevede anche il diritto del lavoratore ad un riposo settimanale.
Questa Organizzazione Sindacale da sempre opera affinché tra il personale di Polizia Penitenziaria si realizzino le pari opportunità sul luogo di lavoro, che la rotazione nei posti di servizio diventi la regola, che non si verifichino disparità anche sotto un profilo economico e quant’altro possa essere utile al fine di salvaguardare il diritto di tutti alla piena realizzazione personale. Obiettivi questi, che coloro i quali hanno responsabilità gestionali, devono sicuramente favorire creando soprattutto condizioni idonee per conseguirli.
Alla luce di quanto sopra rappresentato, appare quanto mai opportuno un maggiore controllo sulla programmazione dei servizi che miri ad evitare ogni sorta di sperequazione e soprattutto che siano ineludibili i princìpi, quale quello della “rotazione”, e non vacui concetti.
Nell’attesa di un cortese quanto urgente-riscontro si porgono distinti saluti.