Spiace che nonostante sia stata più volte rappresentata la scadente ed indigente condizione della mensa agenti, si verifica con cadenza preoccupante la circostanza che i poveri sfortunati che dovrebbero fruire del sacrosanto diritto al pasto serale in realtà fruiscono di un mesto spettacolo in cui predomina l’esiguità degli alimenti e la scarsa qualità degli stessi, perché sovente la sera viene servito ciò che viene preparato il giorno che con la calura del periodo non viene nemmeno garantita una buona conservazione, fermo restando che il cuoco ( e non un inserviente) i pasti li dovrebbe preparare al momento…………………………………………………………...........................
Oramai anche questo è diventato un diritto inesigibile per via del fatto che non interessa a nessuno di quel personale che si fa carico dei problemi dell’Istituto durante il turno serale.
Eppure anche questi sono donne e uomini al servizio delle Istituzioni e nello specifico sono donne e uomini del Comandante e del Direttore, con gli stessi diritti di coloro i quali, durante il pranzo, hanno la facoltà di poter scegliere fra più pietanze.
Forse è il caso che si intervenga in maniera seria e non di circostanza affinché possa avere ancora un senso quella pausa serale per consumare il pasto con l’entusiasmo di chi ha dato il suo contributo e vuole godere ampiamente di quel diritto oggi monco.
Sovviene, nel caso specifico, Giacomo Leopardi quando descriveva quel tipo di emozione “ e intanto riede alla sua parca mensa, fischiando, il zappatore, e seco pensa al dí del suo riposo….. “
Non è più giustificabile tale perdurante situazione che peraltro fa molto male, oltre che allo stomaco, anche alla mente dove alle difficoltà lavorative si associano le difficoltà di cui si discute.
Ad acuire ancor di più tale aspetto, di per sé molto negativo, è anche la circostanza che lo spaccio agenti è quasi sempre chiuso nel turno serale, alimentando ulteriormente quella sensazione di abbandono.
Si richiede un suo sollecito intervento volto a ridare dignità al personale attraverso il riconoscimento pieno di quel diritto alla fruizione del pasto serale decoroso.
Porge distinti saluti.