Questa O.S. è venuta a conoscenza che alcuni giorni addietro – 06/09/2022 - alcuni appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale “Ugo Caridi” di Catanzaro a seguito di una traduzione di un detenuto, con pernottamento programmato, hanno riscontrato e documentato la non rispondenza degli alloggi alle norme vigenti.
Le camere, assegnate non singolarmente in deroga alla lettera circolare vigente, si presentavano con enormi macchie di umidità sul soffitto, copriwater rotto, effetti letterecci incompleti e poco dignitosi, dispenser senza sapone etc. etc.- si allegano foto molto eloquenti -.
A tal riguardo non si comprende e sfugge il senso del riscontro da parte della Direzione de quo all’NTP di Catanzaro che riportava “ in riferimento ………….la caserma corrisponde ai criteri sanciti dalla Lettera circolare vigente”.
Probabilmente si riferiva ad un'altra caserma o disconosceva i contenuti della citata Lettera Circolare Vigente .
Non è possibile che si possano verificare ancora episodi del genere che nella migliore delle ipotesi appaiono mortificanti e lesivi della dignità dei lavoratori.
Peraltro non è stato possibile pernottare presso gli hotel del luogo poiché – forse anche per l’ora tarda – rispondevano negativamente alla relativa richiesta.
La non rispondenza degli standard alla Lettera Circolare vigente, oltre a non raggiungere la soglia di “decorosa sistemazione” , ha anche rischiato di recare pregiudizio alla traduzione poiché i lavoratori devono poter riposare – si aggiunge con serenità e decenza - prima di intraprendere il viaggio di ritorno di circa 750 km .
Auspica che vicende del genere a danno della Polizia Penitenziaria non si verifichino più e chiede di conoscere i motivi per i quali sono state fornite indicazioni inesatte dagli effetti avvilenti.
Porge distinti saluti