In un periodo di grandi fermenti e soprattutto di incertezze sotto un profilo economico, questa Segreteria vuole porre alla sua attenzione diverse vicende, afferenti il personale di Lamezia Terme, la cui soluzione porterebbe benefici nonché un adeguato riconoscimento all’impegno lavorativo posto in essere dagli stessi.
Nonostante questi su più fronti stia alacremente contribuendo con la propria professionalità e diligenza al buon funzionamento del nuovo padiglione – deputato a contenere detenuti della reclusione - nonché di supporto al personale autoctono operante negli uffici, non gli sono ancora state liquidate le relative missioni nonostante siano trascorsi quasi 5 mesi.
Una condizione questa che necessita del suo autorevole intervento affinché la situazione di disagio vissuta, legata anche all’estemporanea e tormentata – seppur non ancora formalizzata con Decreto Ministeriale – chiusura della Casa Circondariale di provenienza, possa essere mitigata quantomeno sotto il profilo del riconoscimento economico.
Analoga vicissitudine viene vissuta dal personale operante nell’inattivo Istituto di Lamezia sotto un profilo igienico. Viene riferito infatti che le pulizie nei luoghi necessariamente praticati, per quanto possibile, vengano effettuate da questi ultimi. Ancor più preoccupante è la circostanza che al suo interno prestino la propria attività lavorativa anche altre figure che difficilmente riuscirebbero a garantire le stesse operazioni.
Forse è il caso di valutare altre strade percorribili che offrano garanzie per la salubrità degli ambienti.
Auspica pertanto un intervento tangibile e risolutivo sotto i profili sopra esposti.
Distinti saluti.