Il nuovo decreto ministeriale ed il recente modello operativo del servizio delle traduzioni e dei piantonamenti sanciscono, fra l'altro, che l'eventuale impiego del personale del quadro permanente in forza presso gli istituti nei NNTTPP debba essere disposto ogni volta dal Provveditore regionale.
In realtà pare che tali norme imperative non vengano rispettate. Da qui la denuncia della UIL:
Facendo seguito alle note n. 049/13 del 25 marzo 2013 e n. 132/13 del 24 u.s. (che si allegano opportunamente in copia), di cui si sollecita cortese riscontro, si rappresenta che è stato segnalato che costantemente, presso le sedi penitenziarie della regione, verrebbero impiegate in compiti di traduzione e piantamento di detenuti unità del Corpo di polizia penitenziaria non appartenenti ai Nuclei e prelevate da altri servizi pur in assenza – per come riferito – della disposizione della S.V., necessaria ex art. 8, 3° comma, decreto ministeriale 8 febbraio 2012, e Parte Prima, Nuovo modello operativo del servizio delle traduzioni e dei piantonamenti.
Ciò, se confermato, per un verso dimostrerebbe un gravissimo sottodimensionamento dei Nuclei Locali rispetto alle reali esigenze operative, per altro verso appaleserebbe un’ulteriore violazione delle regole in un territorio già devastato dal “commissariamento del diritto” ripetutamente denunciato da questo Coordinamento e che si ripercuoterebbe, ancora una volta, sui carichi di lavoro degli operatori impiegati nelle prime linee penitenziarie.
Non pare, peraltro, che il tenore e la ratio della normativa sopra richiamata consentano l’eventualità di conferire deleghe a Funzionari operanti presso le sedi periferiche.
Si invita pertanto la S.V. a voler fornire cortesi ed urgentissime informazioni anche in merito a quanto accennato.
Nell’attesa, distinti saluti.