La materia delle assegnazioni temporanee degli operatori di Polizia penitenziaria in ambito regionale è stata pure di recente molto dibattuta.
Da ultimo, nella riunione tenuta 17 aprile 2013 con le Organizzazioni Sindacali regionali, la S.V. si era impegnata a “prestare la massima attenzione nella valutazione delle istanze, al fine di incrementare ancora di più gli accoglimenti … …”.
Da quel momento, tuttavia, pare che l’Ufficio competente del PRAP di Catanzaro e la S.V. abbiano cessato di decidere in merito alle richieste di assegnazione temporanea prodotte dagli operatori, che pertanto giacciono inevase da mesi.
Tanto che, anche contrariamente ad ogni impegno assunto, nel secondo trimestre dell’anno, non è stata accolta (ma probabilmente neanche decisa) alcuna nuova domanda, essendo stati emanati solo due provvedimenti di proroga per i soli e soliti “unti” (cfr. nota n. 0023886/U.O.R.P.F./Set. P.P./2013 odierna dell’ UORPF).
Certamente, si può ritenere che ciò sia dovuto ad un’accurata, forse meticolosa, attività di valutazione e studio delle medesime, connessa alla necessità di “prestare la massima attenzione”. Non si vorrebbe, tuttavia, che come la saggezza popolare insegna “finché il medico studia il malato dovesse morire”.
Si prega pertanto la S.V. di voler adottare urgenti iniziative affinché venga superata l’attuale ingiustificata inerzia e le istanze di assegnazione temporanea giacenti, così come le eventuali nuove, vengano tempestivamente decise secondo quanto previsto dall’art. 7, DPR 254/99, dallanota dipartimentale n. 076243/5.1 del 13 aprile 2000, e dalla Nota Integrante del Protocollo d’Intesa Regionale del 03 novembre 2004.
Nell’attesa, distinti saluti.