Facendo seguito alla nota n. 163/16 del 22 dicembre 2016 e con riferimento alla Sua n. 1075 del 12 gennaio u.s., va premesso che chi scrive, pur reputando d’aver ben presenti “la delicatezza e l’importanza del Ruolo di Responsabile dell’Ufficio Matricola”, non riterrebbe di certo offensivo un qualsiasi eventuale ragguaglio anche rispetto a un incedere degli eventi con fare alternato (e probabilmente alternativo) che risulta, all’opposto, davvero difficilmente comprensibile, a meno di voler avvalorare la prima delle tesi ipotizzate nella nota cui si fa seguito e già scartata.
Del resto non sarà sfuggito che proprio la contezza della delicatezza e dell’importanza di quel ruolo lo hanno indotto a sollevare la questione e, ora, ad insistere.
Difatti, com’è noto alla S.V., al già Responsabile dell’U.O. Matricola presso la Casa Circondariale di Vibo Valentia non solo è stata prorogata l’assegnazione temporanea presso il PRAP di Catanzaro per un lungo periodo, ma gli sono stati anche conferiti una serie di incarichi di altrettanta particolare rilevanza e che presuppongono una certa continuità, tanto che è facile immaginare che tale assegnazione sarà “temporanea” secondo il concetto di temporaneità dell’Amministrazione penitenziaria che, come questa Segreteria ha già avuto modo di evidenziare in passato, tende ad essere inserito in un vasto e forse filosofico concetto di “universale transitorietà”.
Ciò posto e considerato che è invece ormai abbondantemente “scaduto” il periodo che la S.V. ha indicato come utile per “l’assunzione di eventuali ulteriori determinazioni”, si chiede di sapere se abbia o meno intenzione di sciogliere la riserva e se non ritenga che proprio per le più volte richiamate delicatezza e importanza del ruolo sia necessario conferire con urgenza e formalmente la responsabilità piena dell’U.O. Matricola ad altro operatore del Corpo qualificato.
Nell’attesa, molti cordiali saluti.