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Operatori del Corpo di polizia penitenziaria in servizio presso la Casa Circondariale di Vibo Valentia continuano a lamentare l’utilizzo dei servizi igienici annessi alla Portineria dell’istituto e destinati al personale per le estemporanee esigenze di detenuti in “transito”.

Tale pratica, che perdura da moltissimo tempo e risulta tutt’altro che eccezionale o sporadica, oltre ad essere sconveniente sotto diversi profili, sembra nuocere anche alla sicurezza della struttura e di quanti vi accedono (oltre che degli stessi operatori) pure in considerazione della circostanza che i locali di cui si discute sono adibiti al deposito temporaneo di armi, telefoni cellulari, etc.

Non solo, ma nei medesimi locali insistono anche gli apparecchi per la rilevazione automatica delle presenze e, in una recente circostanza, alcuni operatori hanno riferito di aver dovuto attendere che i detenuti usufruissero dei servizi igienici prima di poter adempiere al c.d. “strisciamento” del badge.

Come se non bastasse, le vetrate della portineria risultano spesso (se non costantemente) tappezzate da svariati avvisi rivolti al personale. Pure ciò, se da un lato limita la visuale dell’addetto alla Portineria, per altri versi sembra attentare alla privacy degli operatori o comunque essere sconveniente atteso che trattasi di un luogo di transito per chiunque, a qualsiasi titolo, acceda al penitenziario.

Tanto più se negli ambienti in questione vengono condotti anche detenuti per l’utilizzo dei servizi igienici destinati agli operatori.

Si prega pertanto la S.V. di voler impartire urgenti disposizioni affinché i detenuti in transito vengano condotti, all’esigenza, presso servizi igienici all’uopo riservati e che le comunicazioni rivolte al personale vengano affisse in appositi spazi atti anche a garantirne la riservatezza.

Nell’attesa di un cortese riscontro, molti cordiali saluti.  

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