Com’è noto l’organico di polizia penitenziaria effettivamente presente presso la Casa Circondariale di Vibo Valentia, per ragioni diverse, è soggetto a continuo depauperamento e quello relativo agli appartenenti ai ruoli degli Ispettori e dei Sovrintendenti (così come dei Commissari) è di gran lunga carente anche in riferimento alle dotazioni da ultimo stabilite con P.C.D. del 27 giugno 2014.
Quando sopra, al di là e prima della revisione del modello organizzativo complessivo, per la cui discussione di merito si sollecita nuovamente la fissazione di una riunione, a parere di chi scrive impone un ripensamento dei criteri e delle modalità di impiego degli operatori dei ruoli in questione, ivi compresi quelli addetti ad Unità Operative diverse dall’U.O. Sicurezza, nelle mansioni di “Coordinatore della Sorveglianza Generale” allo stato poco o per nulla disciplinate e per lo più rimesse all’estemporanea e generosa inventiva dei responsabili finali della “linea di comando”, costretti a sobbarcarsi anche oneri e responsabilità non propri.
D’altro canto, non è più immaginabile che il carico di lavoro, inteso anche come turni di servizio, riferito al Coordinamento della Sorveglianza Generale ricada esclusivamente sulle sparute unità qualificate incardinate nell’Unità Operativa Sicurezza e, solo di rado, senza alcuna regola preordinata, su pochissimi altri operatori di Unità Operative diverse.
Analogamente, appare non più procrastinabile la regolamentazione, pure formale, dell’impiego nei predetti compiti di Coordinamento della Sorveglianza Generale degli appartenenti al ruolo degli Agenti e degli Assistenti anche al fine di disciplinare i restanti incarichi in cui possono/devono essere comandate le unità all’uopo designate.
Si invita pertanto la S.V. a convocare con assoluta urgenza le Organizzazioni Sindacali di comparto per un confronto sull’intera materia.
Nell’attesa, molti cordiali saluti.