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straordinario

Solo ieri, dopo ripetuti solleciti, sono stati trasmessi i prospetti contenenti i dati aggregati per qualifica e relativi al lavoro straordinario effettuato e/o retribuito (?) agli appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria in servizio presso la Casa Circondariale di Vibo Valentia nei mesi di gennaio, febbraio e marzo 2014.

Purtroppo, nei prospetti de quibus, in spregio al dettato dell’art. 10, comma 9, A.N.Q. del 24 marzo 2004, continuano a non essere riportati né il numero delle unità, distinte per qualifica, a cui i dati si riferiscono né il numero delle ore retribuite e gli eventuali turni di riposo compensativo concessi o da concedere in luogo della retribuzione per il lavoro straordinario prestato.

Le cifre in questione, di conseguenza, sono scarsamente intellegibili, non comprendendosi a quante unità per ciascuna qualifica si riferiscono, non essendo possibile dedurre se indichino tutte le ore di lavoro straordinario espletato o solo quelle retribuite e non potendosi dedurre se siano stati o meno concessi o se vi siano o meno da concedere turni di riposo compensativo.

Inoltre, dall’esame dei dati trasmessi – anche al di là di alcune evidentissime sproporzioni riferite alle fasce retributive d’imputazione e probabilmente dovute al temporaneo utilizzo di un fallace software per la gestione dei servizi e dei conseguenti calcoli – si è potuto evincere che durante il mese di gennaio il lavoro straordinario totale indicato nei tabulati è di ben 1.485 ore inferiore rispetto a quello del mese di febbraio e di 1.270 ore a confronto di quello di marzo.

Ad analogo risultato, pur talvolta con minore scostamento, si perviene se lo si raffronta con quello riferito agli ultimi mesi del decorso anno.

In relazione a ciò, ferma restando l’ineludibile esigenza di avere tutti gli elementi d’informazione sopra indicati e che con la presente nuovamente si sollecitano, si chiede di cortesemente di sapere:

  1. Se le ore indicate nei prospetti in questione si riferiscono a tutto il lavoro straordinario espletato o solo a quello effettivamente retribuito;
  2. A cosa debba attribuirsi l’ingente differenza di lavoro straordinario espletato/retribuito nel mese di gennaio rispetto a quello dei mesi successivi.

Va peraltro da sé che se i dati in questione fossero riferiti a tutto il lavoro straordinario espletato e non vi fossero errori di calcolo e/o di trascrizione né altre cause contingenti, sarebbero da verificare attentamente i motivi ed il modello organizzativo utilizzato nelle gestione dei servizi e che hanno consentito di economizzare il ricorso al lavoro straordinario durante il mese gennaio pure affinché ne venga valutata la possibile riproposizione nei mesi a venire.

Con l’occasione si richiedono inoltre cortesi informazioni in merito all’effettiva retribuzione del lavoro straordinario espletato e ad eventuali residui non pagati alla data corrente.

Nell’attesa, molti cordiali saluti.

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