Nelle premesse all’ordine di servizio di cui in oggetto, trasmesso con nota n. 10170 del 22 u.s. della S.V., è stato richiamato anche l’ordine di servizio n. 57 del 29 dicembre 2009.
Non essendo quest’ultimo mai pervenuto a questo Coordinamento, anche al fine di consentire una miglior intellegibilità dell’ultima disposizione emanata, se ne richiede la gentile trasmissione.
Ciò premesso, nel merito dell’atto interno di cui si discute, si richiede altresì di voler cortesemente meglio esplicitare il senso della disposizione per la quale “Ogni uscita dovrà risultare al sistema mediante la timbratura con la specifica annotazione”.
In particolare, si chiede di sapere:
- Cosa si intende per ogni uscita? (uscita dall’area dell’istituto delimitata dalla c.d. intercinta? Uscita dal particolare settore ove normalmente ciascun operatore espleta la propria attività? Uscita dall’area detentiva delimitata dalla cinta muraria?)
- Nel caso si voglia intendere ogni uscita dal settore particolare ove solitamente ciascun operatore espleta la propria attività (o dall’intramoenia), detto onere sussiste anche per coloro che “escono” per ragioni di servizio? (es. dalla palazzina della direzione per accedere all’interno della cinta e/o viceversa)
- Sempre nell’ipotesi in cui si voglia intendere ogni uscita dal settore particolare ove ciascun operatore normalmente espleta la propria attività (o dalla cinta muraria), tale obbligo sussiste anche per uscite di pochi minuti previamente autorizzate e finalizzate, esemplificando, alla consumazione di una bevanda o all’utilizzo dei servizi igienici presso gli alloggi collettivi?
- Cosa si intende per ogni uscita e, più in generale, come esplica i suoi effetti l’ordine di servizio de quo in relazione agli operatori impiegati nei servizi di traduzione e piantonamento?
- Con quali procedure e modalità si dovrà effettuare la “specifica annotazione”?
Grato per l’attenzione e nell’attesa di un cortese riscontro auspicabilmente entro i termini di entrata in vigore della disposizione, cordiali saluti.