Appare in qualche modo di difficile comprensione ciò che emerge dal verbale riguardante la programmazione del Piano Ferie estivo che, pur nel rispetto delle volontà emerse, appare discriminatorio e non conforme ai principi di equità vigenti nella contrattazione decentrata, nel protocollo d’Intesa Regionale e nell’Accordo Quadro.
In particolar modo viene stabilito che solo gli addetti agli Uffici e quelli appartenenti al Nucleo Traduzioni e Piantonamenti possono frazionare il congedo mentre tale opzione viene inibita a coloro i quali espletano il cosiddetto servizio a turno.
Peraltro questi ultimi da più di 10 anni effettuano il piano ferie con tale alternativa senza aver mai creato disagio e dunque non si comprende quali possano essere le difficoltà per l’Ufficio servizi.
Sarebbe persino incomprensibile che con l’implementazione dell’organico paradossalmente si possano comprimere i diritti creando disparità e disuguaglianze.
Voglia pertanto con somma urgenza estendere tale beneficio anche ai lavoratori adibiti al servizio a turno.
Si rileva inoltre che l’apporto del Nucleo sia addirittura irrilevante rispetto al numero dei componenti -10 sole unità - . Non si comprenderebbe l’utilizzo dei rimanenti. Ritiene che sia opportuno che l’intero Nucleo ad esclusione dei pochi addetti agli Uffici venga impiegato – in maniera blanda - nei servizi d’Istituto.
Tale impostazione peraltro sarebbe in linea con quanto stabilito nell’ultima riunione presso il Provveditorato.
E’ stato concordato un piano ferie su 5 turni, con l’ultimo periodo totalmente nel mese di settembre. Da indiscrezioni pare che le scuole dovrebbero iniziare proprio i primi giorni di settembre rendendo di fatto vana la possibilità di godere di tale periodo.
Alla luce di tali considerazioni voglia la Signoria Vostra rivedere il piano ferie, emerso nella riunione del 21 maggio, riducendolo su quattro periodi o limitando quanto più possibile la possibilità che i lavoratori possano “ beneficiarne “ nel mese di settembre.
Sono state inoltre più volte rappresentate a questa OS problematiche per quanto concerne il deposito delle armi per i nuovi agenti. Sembra che le nuove cassette di sicurezza poste nell’atrio scale adiacente la portineria non siano state realizzate con quelle caratteristiche richieste dal Commissionario rendendo di fatto le stesse molto insicure.
In attesa che i lavori vengano effettuati secondo le richieste del committente sarebbe opportuno che venissero consegnate ai nuovi agenti le chiavi delle cassette di sicurezza poste di fronte alla Portineria, ci sarebbe solo da superare lo scoglio di recuperare le chiavi delle 32 cassette di deposito armi che a tutt’oggi non si sa chi ne abbia il possesso.
Sotto tale profilo sarebbe opportuno che la Direzione avesse nuovamente il godimento di tali depositi, le cui chiavi incomprensibilmente sono state ritirate da chi non ne ha titolo.
Si porgono distinti saluti auspicando interventi volti a risolvere nell’immediato i problemi dei nuovi agenti e nel contempo rendere più razionale il piano ferie estivo optando per maggiori equilibri e migliori soluzioni organizzative.