Questa OS è decisamente preoccupata per quanto sta avvenendo nell’ambito della discussione sulla rivisitazione della contrattazione decentrata.
Nello specifico ritiene che l’attuale contenuto della stessa rappresenti in qualche modo un passo indietro rispetto alla precedente e sotto diversi profili violi anche principi posti a fondamento di normative sovraordinate – protocollo d’intesa Regionale e Accordo Quadro -.
- Non viene prevista alcuna penalizzazione per coloro i quali ricoprono mansioni nelle cosiddette “cariche fisse” per la partecipazione agli interpelli. Così facendo c’è il rischio che non ci sarà mai un avvicendamento tra unità diverse da coloro i quali ricoprono tali incarichi poichè non verrebbe consentito al restante personale di poter competere con i relativi punteggi, con tutto ciò che ne consegue anche nell’ambito della formazione.
Tale mancata previsione peraltro, unico Istituto in Italia, violerebbe il principio di pari opportunità nel lavoro e nello sviluppo professionale;
- Nella precedente contrattazione erano previste le quote rosa che di fatto permettevano di impiegare in alcuni settori le unità femminili e consentivano una buona rotazione del rimanente personale nei posti di servizio non detentivi. Sotto tale profilo sarebbe opportuno che la questione venisse rivalutata;
- Al pari di altri settori, in cui è stata prevista la rotazione ogni 4 anni, sarebbe opportuno che anche l’Ufficio Comando in cui vengono redatti atti di un certo tenore possa fruire di tale previsione;
- Presso il settore colloqui alcuni posti di servizio di fatto si connotano per una sorta di specializzazione ( Coniugare sicurezza e qualità dell’incontro, corso skipe). Al pari di quanto previsto per l’Ufficio Matricola sarebbe opportuno effettuare qualche riflessione in merito a tale rotazione;
- Nell’ambito della precedente riunione ha lasciato intendere di voler realizzare i reparti decentrati con conseguenti organizzazioni autonome . Sotto tale profilo e prendendo atto della forte carenza di risorse che si registrano in questo Istituto, questa OS, nutre seri dubbi che tale impostazione possa portare benefici. In particolare vuole evidenziare le peculiarità di tale penitenziario che è costretto giocoforza a fornire dalle 20 alle 30 unità per 4 giorni alla settimana al locale nucleo traduzioni, si fa carico quasi sempre dei piantonamenti presso i nosocomi e non comprende come si potrebbe far fronte a tali necessità con una organizzazione non centralizzata. Peraltro i reparti decentrati per loro stessa natura farebbero moltiplicare alcuni posti di servizio (servizi, comando, domandine etc) sottraendo le unità alla sicurezza. Ed in questo Istituto attualmente i livelli di sicurezza pur non essendo a livelli minimi ne sono sicuramente parenti stretti. Sarebbe un errore fatale disperdere le poche unità che sono arrivate a seguito della mobilità. Nondimeno rappresenta che a breve inizieranno i corsi per l’accesso al ruolo di Sovrintendente che vedranno impegnate circa 20 unità. E’ facile immaginare che in prospettiva tale ulteriore movimentazione non potrà che aumentare le difficoltà.
Non sono sicuramente questi i numeri che consentono un decentramento dei reparti che possa garantire diritti, certezze e sicurezza.
Auspica che la Signoria Vostra eviterà dispendiosi voli pindarici e si attiverà affinchè la contrattazione decentrata che sta per nascere si muova in linea con le normative sovra-ordinate, nell’attesa si porgono distinti saluti