Viene rappresentato a questa O.S. ,sempre con più pertinacia, che nonostante la sentenza “Torreggiani” abbia portato a una deflazione della popolazione detenuta, le incombenze presso il nucleo traduzioni e Piantonamenti sono aumentate a dismisura e per converso il numero del personale ivi operante, nel tempo, ha anche subito una riduzione
Nonostante si discuta sempre con più insistenza dell'utilizzo delle video conferenze, paradossalmente sono aumentate le uscite per processi; nonostante l’Asp abbia potenziato il proprio organico e relative strutture all’interno dell’Istituto, le visite specialistiche e/o ricoveri presso i vari nosocomi, sono anch'esse aumentate.
Il nuovo modello organizzativo delle traduzioni, non prevedendo più proporzioni tra il numero del personale componenti la scorta e la pericolosità criminale dei detenuti, lascia al Coordinatore la discrezionalità ed in particolar modo – fardello inevitabile- la responsabilità sulla composizione delle stesse.
Per sopperire a tali criticità si fa sempre più affidamento allo spirito di sacrificio della polizia penitenziaria a cui si accompagna da sempre la sua professionalità e lo spirito di abnegazione e, dunque, la endemica carenza di organico – checché diversamente se ne dica- rende necessario accorpare più traduzioni non potendo altrimenti darvi seguito, spesso nello stesso mezzo peraltro consunto.
E non può che rendere inquieti quanto sta accadendo in questi giorni in diverse località Italiane dove parole come evasione , intrusione ed allontanamento – vedi i fatti di Lecce, Vicenza e ultimo in ordino cronologico di Cuneo - iniziano a suscitare preoccupazione - non solo per quanto di drammatico rechino in se tali fatti e non soltanto per la percezione negativa che si ha all'esterno ma anche per il rischio emulazioni che in tali casi si può verificare.
Atteso che appare complesso trovare soluzioni nell’applicazioni alla lettera, tra un modello organizzativo e l’ASP che delegano – responsabilità il primo e incombenze continue il secondo – appare opportuno tutelarsi e salvaguardare anche l'incolumità della Polizia Penitenziaria, affinchè qualche altro fatto non si connoti dell'aggettivo clamoroso.
Al fine di scongiurare altri simili accadimenti per il corpo di Polizia Penitenziaria, appare opportuno rimodularne le scorte in maniera coerente, onde evitare inutili rischi, pur se tutto ciò comporta una maggiore dilatazione dei tempi e quindi ulteriori sacrifici per il medesimo personale.
Così come è necessario una rinnovata sinergia con l'Asp - non potendo far altro- che in concomitanza alla tutela della salute, per come previsto dall'art. 32 della Costituzione, si possa anche favorire l'espletamento delle incombenze con la dovuta serenità.
Certo che la Signoria Vostra saprà trovare adeguate soluzioni per prevenire rischi connessi a tale settore, si porgono distinti saluti.