Questa O.S. deve intervenire nuovamente in merito all’impiego assiduo se non addirittura quotidiano, presso il nucleo traduzioni e piantonamenti, del personale delle cosiddette cariche fisse, già segnalato con pregressa corrispondenza, che sta creando oltre al malessere anche riflessi negativi sul funzionamento degli uffici.
Accade con una certa frequenza che il personale dei cosiddetti “ uffici” venga a conoscenza lo stesso giorno in cui si presenta in servizio di essere stato adibito ad altro incarico – nello specifico N.T.P. - .
Tutto ciò non può che produrre notevole disagio nel lavoratore, che magari aveva pianificato presso il proprio settore un lavoro che era in scadenza e che non potrà portare a termine.
Tale disagio si ripercuote anche sotto il profilo degli orari, anche perché spesso il termine del servizio non coincide con la fine del turno che avrebbe dovuto svolgere ed atteso che la maggior parte del personale non solo viaggia da fuori della città di Catanzaro ma anche abbinato con altri lavoratori, non di rado accade che in ugual modo gli altri dipendenti vivano di riflesso le medesime difficoltà dovendo attendere oltre l’orario di servizio.
Al fine di ridurre le criticità sopra menzionate appare necessario quantomeno che:
• chi ha il dovere di pianificare la composizione delle scorte, avvisi anticipatamente riguardo il servizio da svolgere, oppure comunichi anche telefonicamente la modifica del turno. Circostanza questa prevista dal vigente accordo quadro;
• che tutti a rotazione espletino tali mansioni qualora non siano state formulate richieste su base volontaria ;
• far espletare i servizi in sede rispetto a quelli fuori sede in cui l’orario di rientro non può essere determinato;
• razionalizzare le risorse, nelle circostanze in cui sia possibile, in modo che per ogni ufficio sia predisposta un’aliquota minima di personale al fine non compromettere il buon andamento dell’attività lavorativa;
In attesa di cortese riscontro si porgono distinti saluti