Questa Organizzazione Sindacale, a cui sono stati trasmessi gli ordini di servizio afferenti l’indizione di alcuni interpelli straordinari che si sostanziano difatti in degli avvicendamenti – n. 4 in matricola e n. 2 presso il bar, alias spaccio agenti –, resta stupefatta per la circostanza che tale straordinarietà abbia riguardato solo alcuni settori e non si sia tenuto conto della grave situazione in cui versano altri settori che sarebbe stato necessario integrare alla luce degli incrementi avvenuti nel mese di Agosto.
Viene di fatto riferito che da circa un anno il settore magazzino detenuti necessitava di incremento lasciando di fatto un solo agente per sopperire alle necessità di un Istituto con 700 detenuti laddove precedentemente ve ne erano n.4.
Viene peraltro riferito che non è il solo settore ad essere sottodimensionato – caratteristica che riguarda un po' tutte le Unità Operative - ma ad essere particolarmente carente è anche il settore Comando che ha subito sicuramente delle trasformazioni ed i cui compiti sono aumentati in maniera esponenziale.
In tale settore è tuttavia incardinato l’Ufficio SDI che si occupa di diverse incombenze e fra pochi giorni l’attuale addetto verrà trasferito in altra sede senza che tale Ufficio venga attenzionato da provvedimento di avvicendamento.
Fra pochissimi giorni anche presso il settore colloqui avvocati un'altra unità verrà trasferita ed anch’essa necessiterebbe di immediato avvicendamento attesi i numerosi compiti che vengono espletati e che esulano dal semplice colloquio – teams, afis etc-.
Ad ogni modo, atteso il carattere di straordinarietà dell’interpello, dovrebbe essere aperto a tutti e senza limiti di servizio – sotto tale profilo anche quanto stabilito nella contrattazione decentrata ovvero del limite di 3 anni di effettivo servizio per parteciparvi sembra abnorme -.
Nella precedente contrattazione era previsto che negli interpelli straordinari potessero partecipare tutti ed atteso che in quella attuale non se ne fa menzione -di interpelli straordinari - si ritiene che possa valere la precedente.
Forse è il caso che venga rivista la contrattazione decentrata.
Duole inoltre porre alla sua attenzione la circostanza che presso il centro di assistenza intensiva non sia stato previsto un locale per il Coordinatore o il Preposto e purtroppo spesso pare siano costretti a lasciare il cosiddetto “Reparto CDT” anche per delle semplici relazioni di servizio. Sotto tale profilo sarebbe opportuno individuare immediatamente un locale evitando in tal modo di far sentire il personale “ospite in casa propria”.
Conclude infine ponendo l’accento sul fatto che è opportuno rivedere la contrattazione decentrata anche sotto il profilo dell’organizzazione del lavoro, partendo dai turni su quattro quadranti e favorendo le richieste di turni particolari.
E’ risaputo che organizzazioni del lavoro connotate da stress eccessivo si riflettono sulle condizioni di salute dei lavoratori.
Forse una maggiore capacità di ascolto ed una vicinanza maggiore ai lavoratori può aiutare ad affrontare meglio i disagi che la quotidianità degli Istituti penitenziari comporta.
Porge distinti saluti in attesa di cortese-urgente riscontro.