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Oggetto: carenza di organico Regione Calabria.

A distanza di quasi 15 anni, dopo molte sofferenze, il D.M. del 2 ottobre 2017 ha finalmente preso atto della notevole carenza organica degli Istituti della Calabria che ha determinato nel tempo diverse problematiche, tra cui l’impossibilità di erogare il Congedo Ordinario e l’elevato carico di lavoro straordinario.

Attualmente in diversi Istituti della Calabria tale Congedo, che di fatto era diventato un diritto indisponibile prima ancora che Costituzionalmente irrinunciabile, è stato dichiarato perento, aggiungendo di fatto al danno la beffa.

Non si può sottacere che la procedura, ancora in itinere, per colmare gli organici stia avvenendo con lentezza e parsimonia e le problematiche pregresse dei vari Istituti restano sempre attuali.

Peraltro, nella Regione, si registra in quest’ultimo periodo un aumento della popolazione detenuta ed in particolar modo di soggetti ristretti provenienti dai vari Istituti in cui sono state poste in essere condotte violente che hanno minato – ed anche violato- l’Ordine e la Sicurezza degli Istituti -. La gestione di tali detenuti non potrà che portare ad una contrazione ulteriore di quei diritti già abbondantemente trascurati.

Non pare che vi sia una reale volontà a colmare i disagi derivanti dalla nota carenza di cui soffre questa Regione, in particolar modo dal tenore della convocazione delle OOSS nel piano di mobilità a domanda collegato alle prime assegnazioni del 176° corso che vede la Calabria ferma al palo rispetto ad altre Regioni.

Le OOSS per una sorta di atto di responsabilità non dichiarano nell’immediato lo stato di agitazione ma sono pronte a far valere i diritti – calpestati – del personale e auspicano che l’attuale formulazione delle assegnazioni venga modificata tenendo conto delle forti criticità espresse dai numeri impietosi di questa sfortunata Regione.

Porgono distinti saluti.

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