Egr. Provveditore,
le OO.SS. Regionali SiNAPPe- UILPA –Penitenziari, con la presente , intendono riportare all’attenzione
della S.V., alcune questioni che stanno mettendo in ginocchio gli istituti penitenziari della Calabria.
Già da tempo erano state segnalati alla Signoria Vostra i gravi problemi che attanagliano questa
regione, legati soprattutto alla grave carenza di personale ed alle conseguenti difficoltà organizzative,
condizioni queste che sono identiche per quasi tutti gli Istituti. Da Crotone a Rossano, da Arghillà a
Catanzaro e Vibo Valentia si segnalano, oramai, sempre più crescenti ed evidenti criticità , Istituti questi
legati dall’atavico concetto della coperta corta, problemi oramai cronicizzati che non tarderanno a produrre
effetti nefasti.
In tale quadro allarmante risulta davvero incomprensibile la continua voracità del Prap che non pago di aver
sottratto a qualche Istituto - Siano – contabili, educatori, agenti, sovrintendenti, Ispettori, ha addirittura di
recente redatto un provvedimento di distacco presso il Prap di un Commissario responsabile del Nucleo
Traduzioni il piu’ grande della Calabria con una mole di lavoro impressionante , che si aggiunge al recente
distacco di un altro Commissario Comandante di Castrovillari, “ una vergogna”.
Il tutto è ampiamente giustificato dalla circostanza di poter effettuare “ un adeguato piano ferie presso il
Prap e per coprire la pianta organica del PRAP”: come dire anche se gli Istituti soffrono almeno al Prap,
segreterie Regionali Calabria
notoriamente oberato di lavoro, vengono smussati gli angoli del disagio. In questo straordinario giro di vite
non riesce però a garantire un Commissario nell’istituto di Crotone delegando le enormi responsabilità ad un
appartenente al ruolo degli Ispettori.
Con l’attuale Dirigenza al Prap la Calabria dovrà arrendersi , attesa l’impossibilità di operare un
reale cambiamento, consegnando la Regione al degrado più assoluto anche per una evidente incapacità di
fondo. A breve gli Istituti non saranno in grado nemmeno di salvaguardare le esigenze di mera sicurezza.
E’ apprezzabile tuttavia l’assenza di discriminazioni da parte di questo Provveditorato riconoscendogli la
capacità di sottrarre personale in maniera adeguata a 360°: così come sottrae alla sicurezza sottrae in egual
modo al trattamento.
Avendo sottratto agli Istituti persino qualche matricolista, l’opera è quasi completa, atteso che sul personale
dell’ASP non ha competenza.
In un quadro del genere, di scarse risorse anche per adeguati percorsi trattamentali, è veramente difficile
pretendere che i reclusi possano distaccarsi dall’abitudine delinquenziale.
Con tale staff presso il Prap comunque sarebbe persino inutile aumentare l’organico in Calabria, per
la riconosciuta cupidigia di risorse, non avendo la capacità di incidere o mutare il sistema carcerario,
delegando il funzionamento agli sforzi personali o eroici di alcuni, con la complicità di qualche
“SINDACALISTA”, che pur di accreditarsi quali interlocutori, hanno la capacità di concordare
persino il nulla, tutto a discapito dei lavoratori.
In un quadro così desolante le scriventi OOSS non possono che iniziare uno stato di agitazione
coinvolgendo i mass media.
Purtroppo l’attuale deficit di organico che caratterizza gli Istituti sopra citati e che determina il ricorso
all’Istituto dello straordinario quale ultima ratio per arginare i disagi, a breve non potrà che far deflagrare il
sistema.
Nel penitenziario di Siano addirittura è prevista, nel mese di Settembre- l’apertura del centro clinico che
determinerà l’arrivo di numerosi detenuti “particolari” da ospitare in una sezione ad hoc ed anche questa
ulteriore circostanza non potrà che aggravare il disagio dei lavoratori che a risorse invariate dovranno
sobbarcarsi di ulteriori compiti.
Peraltro non si conosce nemmeno l’esito dei lavori per la prosecuzione della realizzazione delle docce nelle
camere detentive. In particolar modo se la continuazione dei lavori- atteso che la realizzazione delle docce
nelle celle è stata realizzata in un solo lato del reparto Alta Sicurezza - sarà effettuata tramite progetti dei
tecnici del Prap - le cui competenze sono già conosciute per aver realizzato i lavori di rifacimento del
settore colloqui di Siano ……….e su cui è stato già scritto – oppure verranno riaperte le poche sezioni
chiuse, relegando il carcere al barbaro sistema dei locali promiscui per il servizio doccia nonostante il nuovo
regolamento di servizio preveda che -dal 2000- debbano essere realizzate all’interno delle camere detentive.
Ulteriore riprova di uno sistema incapace di correggersi da solo e soprattutto inidoneo a trarre lezioni come
accaduto con la moratoria della Cedu sulle condizioni di vivibilità degli Istituti.
Si parla tanto di Benessere del Personale, ma è solo una parola scritta su un foglio di carta , perché
l’amministrazione irremovibile rimane a guardare la Calabria che “affoga”, e la Polizia Penitenziaria che
continua a prendere “schiaffi”!!!!!!!!!
Per quanto sopra le OO.SS. scriventi, chiedono di rivedere i provvedimenti adottati dal PRAP restituendo le
unità agli istituti di appartenenza, inoltre chiedono un immediato intervento al fine di risanare la falle
provocate in tutti gli Istituti della Calabria, nonché maggiore attenzione verso il personale della Polizia
Penitenziaria.
Di conseguenza a breve si procederà a manifestare, d’avanti alle prefetture e agli Istituti stessi, fino a quando
non ci saranno risposte concrete.
In attesa di riscontro porgiamo distinti saluti.