In data 9.10.2014 la Uilpapenitenziari aveva posto all'attenzione della Dottoressa Paravati ed alla Signoria Vostra per conoscenza, un problema di inderogabile urgenza afferente l'implementazione del personale che si occupa del servizio di ristorazione della mensa obbligatoria del personale di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale “Ugo Caridi “ di Catanzaro.
Sebbene la Direzione nella nota con cui ha replicato alla scrivente Organizzazione Sindacale - si allega risposta – avesse garantito l'impegno di sottoporre la questione alla nuova ditta e ritenendo che ciò abbia sicuramente fatto , non si sono dischiusi comunque soddisfacenti nuovi scenari.
Spiace peraltro constatare come il primo atto, posto in essere dalla Ditta aggiudicataria dell'appalto del servizio di ristorazione, sia stato quello di esonerare dal lavoro un dipendente, nonostante nell'Istituto si avvertisse la necessità – lo prevede peraltro il capitolato di appalto – che il relativo personale della ristorazione sia incrementato in funzione dell'aumento del personale in servizio.
Tutto ciò, presumibilmente, in deroga di quanto previsto nell'aggiudicazione dell'appalto e sicuramente non conforme a quanto previsto dai paragrafi 6.1 e 6.2 del capitolato tecnico afferenti rispettivamente “ Disposizioni generali relative al personale e Rapporto di lavoro ”.
Probabilmente la Ditta aggiudicataria non avendo forse ben compreso di essere vincitrice di un appalto in una mensa di una delle 5 forze di Polizia, ha erroneamente pensato di potersi permettere un atto incomprensibile come questo.
Non vorremmo che il contraltare del basso prezzo proposto e con cui è risultata conseguentemente assegnataria del servizio di mensa, possa essere quello di rientrare delle eventuali spese sulle spalle dei lavoratori e dei fruitori del servizio.
Ritiene comunque, al di là delle motivazioni sottese all'enigmatica scelta, che vi sia un problema indifferibile legato alla necessità della incrementazione del personale della ristorazione presso la Casa Circondariale de quo.
Sotto tale profilo si vuole nuovamente evidenziare quanto già sollevato in data 09.10.2014 in relazione alla circostanza che nonostante il numero del personale fruitore della mensa obbligatoria sia aumentato di oltre 100 unità – tra personale UEPE e unità distaccate in occasione dell'apertura del nuovo padiglione – non ci sia stato un conseguente aumento del personale della ristorazione.
Si riporta al riguardo quanto previsto dal capitolato tecnico:
6.3. Variazione e reintegri del personale
“Il personale addetto al servizio deve rimanere in numero costante per tutta la durata contrattuale, salvo che si verifichino rilevanti mutamenti nel numero dei pasti. In tal caso si procederà all’aggiornamento dell’atto di regolamentazione del servizio”.
A tal proposito si richiede formalmente copia dell'atto di Regolamentazione per tutte le sedi della Regione e nel contempo si domanda altresì di conoscere cosa preveda quest’ultimo in relazione al numero di unità di operatori della ristorazione da impiegare presso la MOS della Casa Circondariale di Catanzaro.
Ciò poiché sembra inverosimile che un solo cuoco, con i tempi a disposizione possa preparare mediamente 180 pasti – pranzo - senza incorrere in contaminazioni crociate nel momento in cui lavora più alimenti contemporaneamente.
Senza tener conto, in ciò, della percezione sulla bassa qualità del servizio da parte dei fruitori della mensa obbligatoria.
Per tali motivi, si richiedono inoltre gli interventi di diretta competenza finalizzati da un lato a garantire l’adempimento da parte della Ditta a tutte le prescrizioni contrattuali e dall’altro a determinare la soluzione della problematica.
In attesa di un vostro celere intervento e dell'invio di quanto richiesto si porgono distinti saluti.