Con nota n. 178/14 del 03 novembre 2014 (che si allega in copia), questa Organizzazione Sindacale ha rappresentato una serie di problematiche connesse alla perspicace opera di sensibilizzazione condotta presso le direzioni delle sedi penitenziarie della Calabria da parte dell’Ufficio Contabilità e Programmazione Economica del PRAP di Catanzaro circa le conseguenze che potrebbero scaturire dal “mancato recupero di somme erogate e non dovute” in relazione alla disposizione legislativa di cui in oggetto.
Ha dunque richiesto alla S.V. di volersi cortesemente interessare della vicenda, invitando anche a promuovere iniziative che consentissero – fra l’altro – di garantire il rispetto del dettato della legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni ed integrazioni.
Non si vorrebbe difatti assistere per l’ennesima volta ad un abominevole esercizio delle prerogative dirigenziali, che quasi come se derivassero da un’investitura divina, consentisse di scegliere discrezionalmente (rectius: arbitrariamente) e secondo comodità individuali le norme a cui attenersi.
Tuttavia, la missiva sopra richiamata non è stata onorata di qualsivoglia riscontro, mentre si è casualmente appreso che la S.V., oltre ad assumere provvedimenti nell’ambito della sede provveditoriale per il personale dipendente, ha fornito ulteriori suggerimenti sulla specifica materia alle direzioni predette ed quelle degli Uffici di esecuzione penale esterna, senza comunque far cenno ai doveri derivanti dalla soprarichiamata legge n. 241/90.
Solo per inciso, si segnala peraltro che con sentenza n. 6869 del 4 dicembre 2014 il TAR della Campania ha di nuovo disposto il pagamento a titolo di lavoro straordinario del servizio prestato da un appartenente al Corpo a causa del differimento della concessione del riposo settimanale.
Nel sollecitare pertanto cortese riscontro alla nota più volte richiamata, si invita la S.V. a voler altresì fornire ogni utile notizia a riguardo.
Nell’attesa, molti cordiali saluti.