Facendo seguito alla nota n. 163/13 di questo Coordinamento ed alla Sua cortese n. 00030441/U.O.R.P.F./R.L./2013 odierne, ex artt. 25 e 26, DPR 18 giugno 2002, n. 164, ex art. 4, comma 1, lettera b), e comma 3, dell’A.N.Q. del 24 marzo 2004, nonché per quanto previsto dal Protocollo d’Intesa Regionale del 03 novembre 2004, si invita la S.V. ad adempiere con urgenza all’obbligo di convocare le Organizzazioni Sindacali regionali di comparto per il previsto ed ineludibile “esame”.
Con particolare riferimento al quartultimo capoverso della nota della S.V., si reputa opportuno evidenziare sin d’ora che la circostanza che nell’interpello nazionale 2013 per gli appartenenti ai ruoli non direttivi del Corpo di polizia penitenziaria siano state indicate tutte le sedi penitenziarie del Paese non implica necessariamente incrementi organici in ciascuna di esse.
Anzi, appare il caso di riferire, anche per esserne lo scrivente diretto testimone, che l’autorevole delegazione del DAP composta dal Vice Capo Vicario (Dott. Lugi Pagano), dal Direttore generale del personale e della formazione (Dott. Riccardo Turrini Vita) e dal Direttore dell’Ufficio del personale Corpo di polizia penitenziaria (Dott. Silvio Di Gregorio), durante la riunione con le OO.SS. del 02 u.s. in tema di mobilità ordinaria nazionale per l’anno in corso (interpello ordinario 2012), ha rappresentato che in Calabria non vi può essere alcuna assegnazione aggiuntiva di appartenenti al ruolo degli Agenti e degli Assistenti di sesso maschile atteso che l’organico è al completo (o addirittura in esubero) in relazione alle previsioni di cui al D.M. del 22 marzo 2013.
Restando in attesa, distinti saluti.