Preg.ma Direttrice,
in questo frangente di grave difficoltà sanitaria che investe il Paese e che, nei penitenziari, si somma con le ataviche emergenze che li connotano, è ancora più stringente la necessità di assumere tangibili iniziative tese a migliorare il livello di protezione sociale e di benessere degli operatori.
In tale direzione, peraltro, muove anche la direttiva dell’Ente di Assistenza per il Personale dell’Amministrazione Penitenziaria, a firma del capo del DAP, n. m_dg.GDAP.02/04/2020.0108858.U che invita all’attivazione di linee Wi-Fi presso le Caserme.
Parimenti, altre disposizioni di carattere generale, come quelle che mirano a ridurre l’utilizzo del denaro contante, potrebbero venire in soccorso pure in relazione alle necessità di limitare gli spostamenti (per prelievi presso i bancomat) e di contenere i rischi di diffusione del Covid-19 tramite lo scambio di monete e banconote.
Analogamente, altre direttive – peraltro cogenti – in tema di gestione degli spacci, prevedono la vendita di tabacchi, utilizzando la licenza per il commercio dei generi di monopolio in favore dei detenuti, i cui proventi, com’è noto, sono già incassati dall’Ente di Assistenza.
Quasi inutile, peraltro, evidenziare che la vendita dei tabacchi (già riconosciuti beni di prima necessità dalle recenti misure governative) presso il bar interno contribuirebbe altresì a limitare gli spostamenti degli operatori e, soprattutto, le uscite di quelli che alloggiano in caserma.
Per quanto accennato, si richiede cortesemente alla S.V. di volersi con urgenza adoperare affinché:
- Venga attivata una linea Wi-Fi presso la Caserma;
- Il bar venga dotato di POS;
- Presso il bar vengano messi in vendita i tabacchi.
Nell’attesa di un cortese cenno di riscontro, molti cordiali saluti.