Facendo seguito a precorsa corrispondenza, si è costretti – con sommo rammarico – a ritornare sulle problematiche che attanagliano la gestione del nucleo locale traduzioni e piantonamenti della Casa Circondariale di Vibo Valentia.
In quest’ultima circostanza, a suscitare le legittime rimostranze di operatori interessati è l’impiego nei servizi di piantonamento di detenuti ricoverati presso il locale ospedale civile.
In particolare, per come riferito, in tale peculiare e gravoso servizio verrebbero impiegati, in maniera quasi esclusiva o comunque prevalente, per lo più gli stessi appartenenti al Corpo, a differenza peraltro dei casi di piantonamento in luoghi di cura fuori sede (cfr. Tropea) che prevedono il trattamento economico di missione.
Per di più, i servizi di cui si dibatte verrebbero disposti, e disimpegnanti, in palese violazione del dettato di cui all’art. 8, comma 13, lettera a), ANQ del 24 marzo 2004, con articolazione dei servizi su tre quadranti orari giornalieri.
Com’è peraltro noto, l’ “imposizione per determinazione unilaterale dell’Amministrazione di turni di lavoro difformi da quelli stabiliti dall’articolo 8 dell’Accordo […] vanifica le disposizioni dell’accordo quadro sull’orario di lavoro, pattuite a livello nazionale fra le Organizzazioni Sindacali e l’Amministrazione e compromette gravemente, in ragione di ciò, l’effettività della negoziazione sindacale in materia di orario di lavoro, specificatamente garantita, anche con riferimento alle articolazioni territoriali, dalle disposizioni dell’accordo relative ai diritti di informazione e alla riserva in favore della contrattazione decentrata. Nessun dubbio può pertanto sussistere sul carattere antisindacale dei comportamenti dell’Amministrazione […]” (cfr. Trib. Bolzano, 29 maggio 2014, proc. n. 980/2013 R.G.L.).
Per quanto ulteriormente accennato, si prega la S.V. di voler porre in essere le misure di diretta competenza finalizzate a garantire imparzialità, equidistanza e razionalità nella distribuzione dei carichi di lavoro presso il NLTP, nonché il compiuto rispetto delle norme pattizie vigenti.
Con l’occasione, si sollecita nuovamente la convocazione delle OO.SS. rappresentative per un confronto complessivo sulla materia, così come annunciato dalla S.V. – dopo ripetute richieste di chi scrive – con nota n. 13218 del 19 u.s.
Nell’attesa di un gentile riscontro, molti cordiali saluti.