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Facendo seguito alla nota n. 018/15 del 16 u.s. di questa Organizzazione Sindacale e con riferimento alla Sua cortese n. 3860 odierna, si è costretti nuovamente ad intervenire sull’argomento in discussione e relativamente all’assunto secondo il quale “la Ditta ha proceduto alla somministrazione di pasti alternativi di uguale valore economico e nutrizionale (cfr art11)a favore degli aventi diritto come previsto dal vigente Capitolato”.

Difatti, premesso che i panini offerti agli operatori, a prescindere da tutti i dubbi circa il luogo, l’igiene e la salubrità del confezionamento, non sembrano essere affatto di pari valore economico e, soprattutto, nutrizionale del pasto caldo previsto, tale asserzione appare in aperta antitesi rispetto alle previsioni del vigente Capitolato Tecnico.

L’articolo 11 citato dalla S.V., infatti, non si riferisce alle inadempienze della Ditta appaltatrice, come nel caso di cui si discute, ma alle ipotesi di sciopero, guasti, svolgimento di particolari attività, sospensione o cessazione del servizio per esigenze e su richiesta dell’Amministrazione (in qualcuno di questi casi, peraltro, è espressamente prevista l’elargizione di buoni pasto agli aventi diritto).

Nelle ipotesi di inadempienza da parte della Ditta che conduce il servizio in appalto, circostanza attestata dalla S.V. con la nota che si riscontra, trovano invece applicazione gli artt. 12 e successivi del Capitolato Tecnico.

Con riserva espressa di interessare anche la Procura Regionale della Corte dei Conti, si invita pertanto nuovamente la S.V. ad intraprendere le doverose azioni consequenziali.

Nell’attesa, molti cordiali saluti.