Facendo seguito alle note nn. 164/14 e 171/14 del 21 e del 26 ottobre 2014 di questa Organizzazione Sindacale e con riferimento alla Sua cortese n. 33582 del 3 novembre 2014, si è appreso che non tutti gli operatori di Polizia penitenziaria che hanno avuto contatti e/o hanno frequentato gli ambienti presso cui è stato allocato il detenuto affetto da TBC – che peraltro pare abbia anche lavorato presso la cucina detenuti – sono stati sottoposti alla prescritte misure di controllo e profilassi.
Peraltro lo screening finalizzato ad escludere eventuali contagi sarebbe stato persino negato ad alcuni appartenenti al Corpo che, seppur per le vie brevi, avrebbero chiesto di esservi sottoposti.
Inoltre, anche nei confronti di coloro che sono stati sottoposti al test di Mantoux gli esami non sarebbero stati ripetuti dopo due mesi, come prescritto dalle linee guida per il controllo della malattia tubercolare, ex art. 115, comma 1, lettera b), del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112.
Si invita pertanto la S.V. a voler fornire circostanziate ed urgentissime notizie a riguardo.
Distinti saluti,