Risulta a questo Coordinamento che un Assistente Capo del Corpo di polizia penitenziaria adibito all’Unità Operativa Comando, per motivi di carattere familiare e/o personale, abbia fatto richiesta di essere distolto dall’incarico e di essere impiegato, nel normale servizio a turno, nell’ambito dell’Unità Operativa Sicurezza.
Tuttavia, ad oggi tale richiesta non è stata ancora soddisfatta.
Chi scrive ha ben presenti le difficoltà gestionali che possono derivare da molteplici fattori e variabili, specie nella stagione di emergenza complessiva che si sta attraversando, e che vengono talvolta acuite anche da richieste solo apparentemente contraddittorie di operatori.
Nondimeno, ritiene che proprio per l’emergenza in atto e per tutto ciò che ne deriva, anche sotto il profilo dei livelli di qualità di vita, non si possa non tener tempestivamente in debita considerazione tali istanze e favorire, accogliendole nei limiti del possibile, pure il benessere del personale dipendente.
Soprattutto, si pensa che non si possano utilizzare diversi pesi e misure e, dunque, che l’azione amministrativa non possa caratterizzarsi per comportamenti difformi in presenza di situazioni analoghe, se non del tutto identiche.
Si prega pertanto la S.V. di volersi cortesemente interessare della questione e di valutare se vi sia la possibilità di compiacere la richiesta dell’appartenente al Corpo di cui sopra.
Nell’attesa di un cortese cenno di riscontro, distinti saluti.
 Leggi la nota | 57 kB |
