Atteso quanto disposto dalla S.V. e comunicato con nota Prot. t8722 del 23. L1.2017, relativamente alla chiusura della mensa, connessa alla necessità di dover eseguire dei lavori all'interno della stessa - e pur plaudendo all'iniziativa che dovrebbe garantire una struttura più funzionale al servizio e con migliori condizioni sotto un profilo di
salubrità e igiene, non si può sottacere che la consequenziale erogazione del pasto alternativo, attualmente non sia in linea con quanto previsto dal capitolato tecnico relativamente ai "cestini" sostitutivi del pasto (pranzo o cena). Difatti non si ritiene che il servizio alternativo servito nei giorni scorsi - fornitura di due panini, con formaggio l'uno ed affettato l' altro, accompagnati da una bottiglia d'acqua e 2/3 mandarini abbia un " uguale valore economico e nutritivo " alla somministrazione del menù ordinario. Pur sorvolando sulle modalità e sul luogo in cui tali pasti verrebbero confezionati, voglia la S.V. intervenire con somma urgenza nei confronti della ditta erogatrice per adempiere in maniera coerente all'assunto sopra citato.