Nella mattinata odierna si è tenuto un primo confronto tra la Direzione della CC di Vibo Valentia e le OO.SS. rappresentative per discutere soprattutto di modello organizzativo e turni di servizio.
La riunione ha preso le mosse da una proposta dell’Amministrazione (che non si diffonde online poiché da essa potrebbero ricavarsi dati sensibili per la sicurezza dell’istituto) che si fonda sull’adesione (su base volontaria) ad un’articolazione del servizio che prevede anche l’espletamento di doppi turni consecutivi pari a 12 ore complessive (il turno doppio sarebbe il 12/24) in una situazione ideale circa una volta alla settimana.
Peraltro, la stessa Direzione ha rappresentato di non avere esattamente chiaro (per un probabile difetto di comunicazione) se ciò potrà essere “validato” dal PRAP.
La Delegazione UIL ha manifestato la propria contrarietà al piano proposto per una serie di ragioni (coloro che non aderirebbero ai doppi turni si vedrebbero preclusa la possibilità di accedere ad alcuni posti di servizio; per contro quelli che vi aderirebbero dovrebbero prestare fino a 26 ore di lavoro nell’arco di 42 ore totali, in circa 20 giorni di calendario raggiungerebbero le 40 ore di lavoro straordinario massimo retribuibile ed il resto diverrebbe “a recupero”; etc.), ma soprattutto poiché un nuovo modello organizzativo non può basarsi solo ed esclusivamente sulla richiesta di ulteriori impegno e sacrificio agli operatori senza prevedere alcuna misura che ne allevi l’ormai insostenibile carico di lavoro ed, anzi, aggravandolo.
In tal senso la UIL ha formulato proposte alternative. In ogni caso, si è pure dichiarata disponibile a valutare un’eventuale ipotesi di dettaglio sulla base delle adesioni effettivamente raccolte dalla Direzione, qualora optasse per un rilevamento.
La Parte Pubblica si è dunque riservata di accertare che il piano sia “validato” dal PRAP ed, eventualmente, di raccogliere le potenziali adesioni degli operatori.
Durante la riunione la UIL ha inoltre sollevato nuovamente alcune questioni particolarmente sentite dagli operatori della Polizia penitenziaria quali l’impiego (anche degli Assistenti Capo) nella Sorveglianza Generale, l’impiego nelle sezioni detentive e nei turni serali e festivi, la necessità di diversificare per ruoli le graduatorie relative agli interpelli (soprattutto per il NTP), etc.
In merito a quest’ultimo punto l’Amministrazione ha proposto di aprire una discussione e di sospendere la pubblicazione dei bandi di interpello. La UIL, pur evidenziando che vi sarebbero stati ampiamente i tempi per definire la questione senza determinare ritardi nelle procedure di interpello, per senso di responsabilità si è dichiarata disponibile al confronto previa fissazione di un termine di salvaguardia entro il quale se non si sarà concluso il nuovo accordo dovranno essere banditi gli interpelli con le regole vigenti.
In chiusura è stato unanimemente pattuito che il confronto sulle regole verrà aperto al più presto e che dovrà indifferibilmente concludersi entro il 20 febbraio 2016. Quindi entro il 1° marzo verranno banditi gli interpelli (con le nuove regole se vi sarà l’Accordo, altrimenti con le vigenti).